Come rendere l'acqua di un habitat autosufficiente in un sito isolato
Conservare, pompare e rendere potabile l'acqua
L'autosufficienza idrica in un sito isolato richiede:
- un serbatoio di stoccaggio che può essere interrato o fuori terra e protetto dal gelo.
- un sistema di pompaggio per inviare l'acqua nella rete ad una pressione sufficiente,
- un sistema di pompaggio per inviare l'acqua nella rete ad una pressione sufficiente,
- un sistema di pompaggio per inviare l'acqua nella rete ad una pressione sufficiente.
- se necessario, un trattamento dell'acqua per eliminare la materia sospesa (filtro a cartuccia) o batteri, microalghe, virus (trattamento UVc).
Che sia per l'intera installazione o per un elemento separato, come il sistema di pompaggio/trattamento dell'acqua, nel contesto di un'installazione che sia anche autosufficiente dal punto di vista energetico, è imperativo che ogni dettaglio sia attentamente studiato.
In quest'ultimo caso, ci sono tre cose da considerare:
- il consumo dell'impianto,
- la potenza continua (che deve essere consegnata per alimentare i consumatori) e
- la potenza di picco (potenza massima necessaria per avviare un'apparecchiatura).
Ottimizzare il dimensionamento del sistema di distribuzione dell'acqua
I tre punti menzionati nel paragrafo precedente saranno direttamente legati alle caratteristiche del sito:
- altezza totale di sollevamento (altezza geometrica tra il serbatoio dell'acqua e il rubinetto)
- distanza, diametro e natura dei tubi
- volumi di acqua consumati
- consumo diretto o attraverso una riserva di stoccaggio (booster a membrana)
Queste informazioni permetteranno la selezione dei vari componenti del sistema idrico.
Per i consumatori elettrici questo si tradurrà in:
un sistema di pompaggio/sollevamento e/o pompa/e ausiliaria/e, circolatore/i
.
- il sistema fognario
Per queste ragioni, ogni installazione sarà diversa, per questo è importante che si realizzi uno studio per essere certi di soddisfare questi requisiti, ancora di più in luoghi remoti e per l'acqua potabile, una necessità vitale.
Contattare un esperto di autonomia
Esempio e testimonianza su un'installazione esistente
Stoccaggio acqua piovana 3000L
Posizionando l'attrezzatura vicino al magazzino sotterraneo. Scelta fatta per 3 serbatoi da 1000L gemellati dal basso per facilitare il percorso verso il seminterrato.
Fornitura acqua potabile doccia/lavandino, chalet 80m², 2 adulti
Consumo medio 80L/giorno: piatti, doccia, bevande e cucina
L'attrezzatura selezionata:
- pompa 24V 27L/min 300W
- Stazione di trattamento dell'acqua Trattamento UVc con filtrazione integrata 11W (tratta una portata massima istantanea di 6L/min)
- Vaso di espansione 40L Alcuni dati aggiuntivi:
- Corrente di spunto: 15A
- Consumo medio in funzione: 250Wh
- Tempo di funzionamento giornaliero: 20 minuti, 4 viaggi
- Avvio UV su timer, 3 minuti prima dello scatto della pompa: 32 minuti
- Consumo/giorno: 160Wh/D
- Esposizione del collettore fotovoltaico E/S-E, alte Alpi
Produzione minima stimata: 16Wh/M² per 2 ore
Produzione massima stimata: 160Wh/M² per 8 ore
Produzione stimata a seconda dell'esposizione, dell'orientamento, dell'inclinazione e delle maschere dovute alla vegetazione circostante.
- Massimo 3 a 5 giorni consecutivi di maltempo
Configurazione minima consigliata produzione/stoccaggio: contatto posteriore monocristallino 170wc+mppt 10A, batterie 75Ah/24V (minimo), monitor di stato della batteria, convertitore quasi sinusoidale 24/230V 300W
Costo dell'attrezzatura:
1026, escluso il cablaggio, le protezioni, il supporto e le spese di spedizione.
Conclusione
Rendere un'abitazione autosufficiente in acqua, soprattutto in un luogo isolato, è il risultato di un'attenta riflessione. Vi invitiamo a mettervi in contatto con il nostro partner, Damien ROY, dal sito Prop-energy
È uno specialista in materia e lavoriamo insieme per fornirvi consigli di qualità per i vostri progetti.